L’ITALIA HA DELLE STRANE PRIORITA’ luglio 31, 2012
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Dal nostro inviato: Omino Giallo
Dopo più di due anni di assenza, torniamo a scrivere sulle pagine di questo blog.
Lo facciamo in un periodo in cui il Paese è in preda a una profonda crisi economica, politica e istituzionale.
Il Governo Monti sta riducendo alla fame le famiglie, migliaia di imprese chiudono e i partiti non sanno fare altro che pensare a scrivere una nuova legge elettorale che possa garantire loro di continuare a rimanere al potere. Ovviamente stanno ignorando l’unica soluzione che garantirebbe realmente la democrazia: tornare ad un sistema proporzionale.
Dal momento che ormai Pdl, Udc e Pd rappresentano gli stessi interessi, non è impossibile che siano disposti a formare una grande coalizione conservatrice (come quella che sostiene ora Monti) per continuare a imporre la dittatura dei mercati.
Negli altri Paesi (Grecia, Spagna, Francia) i cittadini scendono in piazza a rivendicare i propri diritti. In Italia si va al mare, perché le priorità sono sempre le stesse e nessuna comprende la minima disponibilità ad impegnarsi.
Si discute per ore di una partita di calcio, ma non si è disposti a dedicare un secondo di attenzione se viene cancellato l’articolo 18.
Finché non impariamo quali sono le cose veramente importanti sarà difficile uscire dalla crisi. E sarà difficile ristabilire una condizione di democrazia.
BETTINO CRAXI, CORRUTTORE E LATITANTE gennaio 8, 2010
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Dal nostro inviato: Omino Giallo
Un altro pezzetto del piano di addormentamento delle coscienze che è in atto ormai da diversi anni in Italia rischia di andare in porto fra breve, fra gli applausi e i discorsi di gran parte dei componenti di quella latrina che è ormai diventata la scena politica del Paese.
La Letizia “Stanlio” Moratti vuole intitolare una via a Bettino Craxi.
Cioè, abbiamo capito di chi stiamo parlando? Bettino Craxi, il ladro dei ladri, il corruttore dei corruttori, colui che ha distrutto un glorioso partito di sinistra come quello Socialista trasformandolo in un club di affaristi di destra legato ai peggiori personaggi della politica e dell’ “imprenditoria”, nonché, della P2 (primo fra tutti il dittatore liftato, l’amico della mafia che staziona fra Palazzo Chigi ed Arcore, il leader del Partito dell’Amore, Silvio Berlusconi).
Questo fatto è di una gravità assoluta, perchè è inaccettabile che un uomo che è fuggito all’estero per non andare in galera (condannato per una serie di reati legati a corruzione, finanziamento illecito dei partiti, tengenti che mette ribrezzo il solo elencarli, ma che se volete rinfrescarvi la memoria potete trovare riassunti qui), venga omaggiato come si conviene ai grandi personaggi, venga definito uno “statista morto in esilio”. Craxi era un criminale scappato lontano (ma nemmeno poi tanto) per sfuggire alla galera. Una cosa è sostenere che non sia corretto accanirsi sulla sua figura anche dopo la morte, un’altra è riabilitarne la memoria cercando di farlo passare come un personaggio positivo.
Ma la riabilitazione serve a qualcuno. Serve a Berlusconi e alla sua banda, ma anche agli altri opportunisti della politica, ai commensali del banchetto Italia, ai tessitori di inciuci, siano essi di maggioranza o di opposizione (ammesso che quella del PD possa chiamarsi opposizione). Serve a distruggere il senso dello Stato, a cancellare il signifato della parola Democrazia, a delegittimare i giudici e la Giustizia, ad allontanare ancora di più le persone dalla politica.
Serve a far credere a chi è venuto dopo Craxi e non ha assistito alle sue nefande imprese, che il malaffare sia la normalità e l’applicazione della Giustizia sia una perversione dei “giudici comunisti”. E’ un percorso lungo, ma l’Italia vi si è avviata da tempo, ed ogni passo sul suo terreno vede diminuire la nostra libertà di cittadini. Vede spazzare via valori fondamentali, come l’onestà ed il rispetto delle Istituzioni, e rendere la nostra società sempre meno civile.
Sabato 9 gennaio, a Milano, le persone che hanno a cuore il futuro del nostro Paese si riuniscono in una manifestazione per dire no all’intitolazione di una strada a Bettino Craxi.
Sabato 9 gennaio 2010
Manifestazione contro la proposta di intitolare una via di Milano a Bettino Craxi.
piazza Cordusio
dalle 14 alle 18,00
Partecipiamo in tanti, facciamo vedere a tutti quei politici arraffoni, quei giornalisti dalla lingua felpata servi del potere, quegli opinionisti del nauseante “vogliamoci bene” che non ci possono prendere in girò, né possono fare quello che a loro pare e piace nelle nostre città.
LETTERA APERTA A FORMIGONI ottobre 15, 2009
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Dal nostro inviato: Omino Giallo
Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano, che è il comune che sta applicando una politica di consumo di suolo zero, ha scritto una lettera aperta al Presidente della Lombardia Roberto Formigoni.
Mi associo totalmente a questo scritto, che trascrivo qui sotto, assieme al link del blog di Finiguerra.
Mi piacerebbe che fossimo in tanti a opporci a quel personaggio avido, a quel nemico della Lombardia e dei Lombardi che è Formigoni.
Mi piacerebbe che fossero in tanti a rendersi conto di quanto sia stato disastroso per la qualità della vita di noi tutti, per la salute del nostro territorio, per il futuro delle nuove generazioni, avere al governo della nostra Regione un individuo che ha pensato esclusivamente a garantire gli interessi economici dei suoi amici, e ad eliminare silenziosamente i suoi avversari, con l’aiuto di una maggioranza di centrodestra che ha badato esclusivamente a sfruttare la proprietà pubblica per i propri vantaggi personali.
Per andare alla pagina del blog dove potete trovare il documentocliccate qui
Ecco la lettera aperta
Egregio sig. Formigoni,
in un’intervista sull’inserto economico di Repubblica lei ha affermato che la Lombardia è in ritardo nei suoi processi di “sviluppo” a causa della «cultura del “no” e di uno pseudoambientalismo che frena le opere».
A prescindere dal mio radicale e totale dissenso rispetto alla politica e al modello di “pseudosviluppo” che lei promette ai Lombardi e persegue da quasi 15 anni, non è forse un’ingenua ammissione della propria incapacità a governare ammettere di essere in ritardo?
Non c’è Tg Regionale o testata locale che ogni giorno non magnifichi la sua opera di Governatore, giovane ed eterna promessa della politica nazionale.
Lei appare puntuale sui nostri teleschermi almeno tre volte al giorno: al mattino per la presentazione del progetto del nuovo raccordo di collegamento; al pomeriggio per magnificare Expo 2015 e le grandi opportunità che comporterà; alla sera per spiegare il progetto della nuova sede regionale (qualcuno la chiama la sua Piramide).
Lei incarna, e giustamente viene rappresentato come tale dai media super-indipendenti, la figura del grande pilota alla guida della grande fuoriserie italiana della modernità e dello sviluppo, la grande regione Lombardia.
… e poi, ammette che vi sono ritardi! Però per colpa dello “pseudombientalismo”.
Sig. Formigoni, come avrebbe detto Totò, “ma mi faccia il piacere”!!!
Lei possiede tutti gli strumemnti e i mezzi per poter fare ciò che vuole della Lombardia. E spesso lo fa!
Ammettere di essere in ritardo, scaricando le sue responsabilità su chi non la pensa come lei (e la sua larga cerchia di vassalli, valvassini e valvassori) è esercizio di bassa politica, e forse potrebbe stare quì la vera ed incoffessabile motivazione per la quale il Sig. Berlusconi ha preferito la signora Gelmini.
Si assuma le sue responsabilità davanti ai cittadini e dica che tutte le bellissime presentazioni, annunci, inaugurazioni non erano altro che fumo negli occhi.
Senza entrare nel merito delle grandi opere che taluni, ma non io, ritengono necessarie allo sviluppo, prenda atto che in 3 lustri, la sua amministrazione non ha lasciato finora nessun segno sulla terra di Lombardia, ad eccezione di qualche bretellina quà e là, di un aeroprto che sembra diretto verso il fallimento, di progetti autostradali faraonici. Nessun intervento degno di nota per agevolare i pendolari che si muovono in treno o in autobus.
In fondo una presa d’atto del suo fallimento, purtoppo, l’ha già dimostrata. Nella stessa intervista, ricorda come «Il ruolo dei privati è fondamentale. Le casse pubbliche non sono più in grado di sostenere il fabbisogno di infrastrutture del Paese. Dobbiamo mettere i privati in grado di intervenire impostando regole che permettano di valorizzare al massimo le opportunità che una nuova infrastruttura porta con sé e convogliare questo accrescimento di valore per finanziare la realizzazione dell’opera stessa. C’è un articolo della nostra legge “Obiettivo” regionale che prevede questo».
In sostanza, la legge citata è l’ammissione che siccome non siete in grado di realizzare gli scempi da soli, vi farete aiutare dai privati, che già gustano il boccone succolento. Volete costruire le autostrade e le pagate con il territorio. Un bel centro commerciale, un lunapark, un bel polo logistico o una bella speculazione immobiliare e… voilà! Il privato valorizza e l’infrastuttura è servita.
Un’ultima cosa su Expo 2015. Signor Formigoni, lei fa politica da molti anni. E in cuor suo sa la verità vera: Milano e la Lombardia non hanno più un’anima, non hanno un’identità. E questa attesa isterica, esasperata ed esasperante, che fa apparire Expo2015 come la soluzione di tutti problemi è indicatore di questo smarrimento profondo. Culturale e di prospettiva. Sperate di mascherare il misero fallimento della vostra politica ricercando nuovamente “la Milano da Bere”. Temo, e credo, che sarà soprattutto una “Milano da Mangiare”.
Orgoglioso di essere uno dei suoi avversari che sul territorio dissente dalla sua politica e che partecipa con umiltà e pochi mezzi alla resistenza sommersa che si oppone al disastro ambientale che insieme a tanti altri sta cercando di realizzare,
nella speranza che i mass media di distrazione di massa, finalmente si dedichino, ritrovando un minimo di spina dorsale, ad accurata indagine circa le conseguenze sull’ambiente e l’agricoltura della sua politica territoriale ed urbanistica,
scusandomi per la poco cortese forma di questa mia lettera aperta e chiedendo altrettanto a lei per aver riversato su altri (tra cui il sottoscritto) le sue responsabilità di governatore,
la saluto con formalità
Domenico Finiguerra – Sindaco di Cassinetta di Lugagnano
VERSO LE ELEZIONI REGIONALI DEL 2010: QUALCHE NOVITA’? ottobre 15, 2009
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Dal nostro inviato: Omino Giallo
Sempre in tema di elezioni regionali 2010, pubblico qui il link per visionare un altro blog dove si parla di questo argomento.
L’INFLUENZA SUINA E’ UNA GRANDE AFFARE PER LE MULTINAZIONALI FARMACEUTICHE settembre 10, 2009
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Dal nostro inviato: Omino Giallo
Oggi ho ricevuto questa e-mail, e la persona che me l’ha inviata mi chiedeva di diffonderla. Ho deciso di pubblicarla sul blog, perchè, al di là del fatto che la firma sia autentica o semplicemente uno pseudonimo, le cose che vi sono scritte sono assolutamente condivisibili.
Credo che dobbiamo tutti fare una seria riflessione su come la sanità sia in mano ad alcune multinazionali che trattano la salute delle persone come un affare.
Non dobbiamo accettare che sia così.
La lettera è questa.
L’IRONIA NEL SUO MIGLIOR STILE
2000 persone contraggono l’influenza suina e ci si mette la mascherina…
25 milioni di persone con AIDS e non ci si mette il preservativo…
PANDEMIA DI LUCRO
Che interessi economici si muovono dietro l’influenza suina?
Nel mondo, ogni anno, muoiono milioni di persone, vittime della malaria,
i notiziari di questo non parlano…
Nel mondo, ogni anno muoiono due milioni di bambini per diarrea che si potrebbe evitare con un semplice rimedio che costa 25 centesimi..
I notiziari di questo non parlano…
Polmonite e molte altre malattie curabili con vaccini economici, provocano la morte di 10 milioni di persone ogni anno.
I notiziari di questo non parlano…
Ma quando comparve la famosa influenza dei polli… i notiziari mondiali si inondarono di notizie… un’epidemia e più pericolosa di tutte, una pandemia!
Non si parlava d’altro, nonostante questa influenza causò la morte di 250 persone in 10 anni… 25 morti l’anno!!
L’influenza comune, uccide ogni anno mezzo milione di persone nel mondo.…Mezzo milione contro 25.
E quindi perché un così grande scandalo con l’influenza dei polli?
Perché dietro questi polli c’era un “grande gallo”.
La casa farmaceutica internazionale Roche con il suo famoso Tamiflu, vendette milioni di dosi ai paesi asiatici.
Nonostante il vaccino fosse di dubbia efficacia, il governo britannico comprò 14 milioni di dosi a scopo preventivo per la sua popolazione.
Con questa influenza, Roche e Relenza, ottennero milioni di dollari di lucro.
Prima con i polli, adesso con i suini:
e così adesso è iniziata la psicosi dell’inflluenza suina. E tutti i notiziari del mondo parlano di questo.
E allora viene da chiedersi: se dietro l’influenza dei polli c’era un grande gallo, non sarà che dietro l’influenza suina ci sia un “grande porco?”.
L’impresa nord americana Gilead Sciences ha il brevetto del Tamiflu.
Il principale azionista di questa impresa è niente meno che un personaggio sinistro, Donald Rumsfeld, segretario della difesa di Gorge Bush, artefice della guerra contro l’Iraq…
Gli azionisti di Roche e Relenza si stanno fregando le mani… felici per la nuova vendita milionaria.
La vera pandemia è il guadagno, gli enormi guadagni di questi mercenari della salute…
Se l’influenza suina è così terribile come dicono i mezzi di informazione, se la Organizzazione Mondiale della Salute (diretta dalla cinese Margaret Chan) è tanto preoccupata, perché non dichiara un problema di salute pubblica mondiale e autorizza la produzione farmaci generici per combatterla?
DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO COME SE SI TRATTASSE DI UN VACCINO, PERCHE’ TUTTI CONOSCANO LA REALTA’ DI QUESTA “PANDEMIA”.
Dr. Carlos Alberto Morales Paità
LA LEGA OFFENDE GLI INSEGNANTI: SE LAVORANO AL NORD DEVONO SAPERE IL DIALETTO LOCALE luglio 29, 2009
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Dal nostro inviato: Omino Giallo
Ci risiamo. Ecco un’altra sparata leghista, quanto mai becera, razzista, fuori dal tempo, illogica, inutile.
Questa volta il partito del Carroccio vuole che gli insegnanti del nord, per essere abilitati, dimostrino di conoscere storia e tradizioni e dialetti della regione in cui dovranno insegnare.
E’ il solito fumo leghista, che serve per confondere l’elettorato, sobillato con odio, paura, rancore.
Confonderlo con i proclami e le grida, con i provvedimenti all’apparenza duri e forti, in realtà vuoti e inapplicabili. Fargli credere che i politici leghisti “si diano da fare per il nord”.
Mentre invece sono solo dediti a sfruttare l’Italia (nord e sud) ed il suo popolo. A creare per loro stessi privilegi sempre nuovi.
Vi segnalo questo bell’articolo di Roberto Cotroneo che, a mio parere, illustra molto bene la questione.
NUCLEARE IN ITALIA: PURTROPPO NON E’ UNA SIT COM luglio 24, 2009
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Dal nostro inviato: Omino Giallo
Il Governo Berlusconi vuole realizzare sette centrali nucleari in Italia. Chi se ne troverà una vicino a casa sarà contento?
Con tutto quello che ci sarebbe da fare nel settore energetico, l’Italia intende compiere una scelta priva di senso e di prospettive.